Conosciamoli meglio

Asparagi selvatici

asparagi selvatici

Gli asparagi selvatici sono piante perenni reperibili in tutto il bacino del Mediterraneo. La raccolta degli asparagi inizia verso la fine di marzo quando i germogli chiamati turioni, sono teneri e carnosi e si protrae fino a giugno. In realtà esistono più di 200 varietà di asparagi che si differenziano tra loro in base al colore al sapore e all’aspetto gli asparagi selvatici sono verdi e si distinguono perché hanno uno stelo più sottile e un sapore leggermente amarognolo ma molto più gustoso.

Asparagi selvatici

Gli asparagi sono composti per il 90% di acqua, sono particolarmente ricchi di vitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina E, K e J, e di sali minerali come potassio, magnesio, sodio, ferro, fosforo, ferro zinco, calcio, manganese, iodo, selenio e rame. Negli asparagi inoltre è presente un amminoacido chiamato asparagina che ha un effetto diuretico, contiene inoltre rutina utile per proteggere i vasi sanguigni e la quercitina che è un flavonoide noto per il suo elevato potere antiossidante ed antinfiammatorio.

L’elevato contenuto di potassio e asparagina o acido aspartico, attribuisce agli asparagi un’importante proprietà diuretica disintossicante depurativa sul fegato e sui reni utili quindi ad eliminare liquidi in eccesso ripulendo contemporaneamente intestino, fegato, reni, polmoni e pelle, dal’acumulo di scorie e tossine. Il consumo di asparagi è quindi indicato a chi soffre di ritenzione idrica, ipertensione, e per la prevenzione di calcoli alla vescica e ai reni.

La rutina contenuta negli asparagi  ha anche la proprietà di rafforzare la parete dei capillari perché aiuta a rinforzarne le pareti, mentre l’acido folico presente in elevate quantità è necessario per la formazione di nuove cellule.

Gli asparagi sono poveri di calorie, possono quindi ssere tranquillamente consumati da chi si segue una dieta ipocalorica, essendo anche ricchi di fibre favoriscono la digestione, facilitano il transito intestinale senza irritare la mucosa.

asparagi selvatici

Gli asparagi selvatici hanno un gusto leggermente più amarognolo ed intenso, rispetto alle altre varietà e si possono consumare in tanti modi, sia cotti, che crudi.

Il modo migliore di mangiarli crudi è quello di aggiungerli al insalate, eliminando la parte inferiore più dura. In alternativa si possono consumare leggermente lessati e poi conditi con un po’ di olio e limone.

Gli asparagi sono ottimi anche come condimento per insaporire piatti di pasta, risotti o zuppe o utilizzati come ingrediente principale per frittate o conserve sottolio.

Asparagi selvatici

Gli asparagi selvatici sono presenti in quasi tutte le regioni italiane sopratutto nei terreni incolti o nei boschi delle zone di campagna. Nonostante i suoi numerosi pregi ci sono anche alcune precauzioni da tenere presenti. L’effetto diuretico degli asparagi infatti può irritare i reni quindi il consumo di asparagi è sconsigliato a chi soffre di disturbi renali, cistiti, calcoli renali, gotta e prostatiti.

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L’articolo qui riportato è frutto di ricerca ed elaborazione di notizie pubblicate sul web e le informazioni fornite hanno uno scopo puramente informativo e sono di natura generale.

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